Chi è e cosa fa il consulente alimentare

Molte persone diventano nervose all'idea di parlare della propria dieta o del fatto che abbiano bisogno di seguirne una. In vero si tratta di un disagio sbagliato. In tal senso una sessione di consulenza alimentare potrebbe fare al caso tuo. Sarebbe un modo come un altro per imparare ad approcciare al cibo senza difficoltà, ma rendendo invece tutto molto più lineare.

Consulente Alimentare: quale è il suo ruolo?

Con una buona consulenza alimentare non dovrebbe sembrare una lezione su cosa dovresti fare o su co stai facendo. Nessuno muoverà giudizi sul tuo modo di mangiare, ma anzi il discorso diventerà così naturale e scorrevole che ti sentirai più appagato.

 Rivolgendoti ad un consulente alimentare riceverai un aiuto valido, tutto quello di cui hai bisogno per migliorare il tuo status fisico e mentale. Il professionista si prenderà tutto il tempo necessario per ascoltare attentamente e capire quali sono pro e contro del tuo stile di vita e della dieta che segui abitualmente, e lavorerà con te per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.

Per iniziare, prenota una visita standard di persona o a distanza con un centro di consulenza alimentare e recati all'appuntamento con le migliori intenzioni . Questo aiuta a informare il professionista che poi ti seguirà su ciò che vorresti far venire a galla durante la visita e ti dà il tempo dedicato di cui hai bisogno per rivedere i tuoi obiettivi di salute.

Chi può beneficiare della consulenza nutrizionale? Chiunque può trarre beneficio dal discutere la propria dieta con il proprio fornitore di cure primarie.

Un consulente alimentare ti chiederà informazioni sui tuoi obiettivi dietetici, ma soprattutto sui motivi che ti spingono a voler apportare un cambiamento. Oltre a rivedere la tua storia medica, a chiederti se assumi dei farmaci o degli integratori, ti si potrebbe anche chiedere del tuo stile di vita per avere un'idea del tuo attuale stress, dei modelli di sonno e dei livelli di attività fisica.

Per prepararsi alla visita può esserti utile annotare tutto quello che hai mangiato nelle 24 ore precedenti l'appuntamento (o meglio ancora, un diario alimentare di pasti e spuntini di due o tre giorni). In questo modo, trovandoti face to face con il consulente alimentare, si può iniziare a discutere le tue preferenze dietetiche e abitudini culinarie e identificare i punti problematici, come saltare la colazione o fare spuntini a tarda notte. Se da questo si riesce a creare un quadro clinico completo, si stabilirà insieme sul da farsi.