Scopri il fascino dei tour delle cantine del Monferrato

Il Monferrato, situato nel cuore del Piemonte, è una delle zone vinicole più prestigiose d'Italia. Conosciuto per i suoi paesaggi collinari mozzafiato e la ricchezza delle sue tradizioni enogastronomiche, il Monferrato è una destinazione imperdibile per gli amanti del vino. Questa terra, patrimonio dell'UNESCO, vanta una storia millenaria di viticoltura che si riflette nella qualità e varietà dei suoi vini. Esplorare le cantine del Monferrato significa immergersi in un mondo dove la cultura del vino è vissuta quotidianamente con passione e dedizione.

Esplorare le cantine del Monferrato: un viaggio tra i vigneti

Un tour delle cantine nel Monferrato offre l'opportunità di vivere un'esperienza unica tra i vigneti e le colline della regione. Le cantine del Monferrato non sono solo luoghi di produzione, ma veri e propri templi del vino dove tradizione e innovazione si incontrano. Durante il tour, è possibile passeggiare tra i vigneti, scoprire i segreti della vinificazione e incontrare i produttori locali che con passione raccontano la storia dei loro vini. Ogni cantina ha una sua storia unica, e visitarle significa intraprendere un viaggio attraverso le tradizioni e le tecniche che rendono il Monferrato un luogo speciale. I visitatori possono osservare da vicino il processo di produzione del vino, dalla raccolta delle uve alla fermentazione, fino all'invecchiamento in botti di rovere.

Perché le degustazioni di vino nel Monferrato sono uniche?

Le degustazioni di vini nelle cantine del Monferrato sono un'esperienza sensoriale indimenticabile. I visitatori hanno la possibilità di assaporare una selezione di vini locali, accompagnati da prodotti tipici della zona come formaggi, salumi e pane casereccio. Queste degustazioni spesso includono vini pregiati come Barbera, Grignolino, e il raro Ruché. Ogni calice racconta una storia di passione e dedizione, e i sommelier delle cantine guidano i partecipanti attraverso un percorso gustativo che esalta le caratteristiche uniche di ogni vino. Partecipare a una degustazione nel Monferrato significa non solo assaporare vini eccellenti, ma anche vivere un momento di convivialità e cultura. Le degustazioni possono svolgersi in suggestive sale di degustazione, antiche cantine sotterranee o, durante la bella stagione, all'aperto tra i vigneti.

Eventi e experience nelle cantine del Monferrato

Le cantine del Monferrato non si limitano alla produzione di vino: sono anche luoghi di incontro e scoperta. Molte cantine organizzano eventi esclusivi ed experience uniche per i visitatori. Questi eventi possono variare da cene gourmet con abbinamenti di vini a corsi di cucina, concerti e visite guidate alle vigne al tramonto. Alcune cantine offrono anche attività di vendemmia per chi desidera vivere in prima persona il processo di raccolta delle uve. Partecipare a queste esperienze significa immergersi completamente nella vita della cantina e scoprire il Monferrato in modo autentico e coinvolgente. Eventi come "Cantine Aperte" permettono ai visitatori di esplorare più cantine in un solo giorno, partecipando a degustazioni e attività speciali organizzate per l'occasione.

Cosa fare nel Monferrato oltre a visitare le cantine?

Oltre ai tour delle cantine, il Monferrato offre una vasta gamma di attività e attrazioni per i visitatori. I paesaggi collinari sono perfetti per escursioni a piedi o in bicicletta, e molti itinerari conducono a borghi storici e castelli medievali. Tra una visita a una cantina e l'altra, si può esplorare il ricco patrimonio culturale della regione, visitare mercati locali, e scoprire l'artigianato tradizionale. Le cantine del Monferrato spesso collaborano con strutture ricettive per offrire pacchetti turistici completi che includono soggiorni in agriturismi, degustazioni e tour guidati. Per gli amanti della natura, i parchi naturali offrono percorsi di trekking e opportunità di osservare la fauna locale. Inoltre, le terme e i centri benessere della zona rappresentano un'oasi di relax per chi desidera rigenerarsi dopo una giornata trascorsa tra i vigneti.

Le eccellenze gastronomiche del Monferrato

Il Monferrato non è solo vino, ma anche eccellenza gastronomica. La cucina locale offre piatti tradizionali che esaltano i sapori del territorio, come i famosi agnolotti del plin, il brasato al Barbera e la bagna cauda. Questi piatti, spesso preparati con ingredienti locali e di stagione, sono l'accompagnamento perfetto per i vini del Monferrato. Molti ristoranti e trattorie della zona propongono menù degustazione che permettono di assaporare una varietà di specialità locali in un'unica esperienza culinaria. Partecipare a una cena nel Monferrato significa immergersi nei sapori autentici di una terra ricca di tradizione e innovazione culinaria.

L’agricoltura eroica: i vini che nascono dalla coltivazione difficile

Ci sono uomini e luoghi fuori dai binari del marketing soliti, che con la loro umiltà da veri eroi dei vini, danno ogni giorno il meglio di loro combattendo in difesa del loro territorio contro frane, erosioni e smottamenti.

La forza che hanno sta nell’aver compreso che l’ostilità della Natura va sfruttata, non contrastata, in un gioco di leve dove si sommano forza dell’uomo e forza della natura, e si raggiungono frutti pregiati a prezzo di notevoli sacrifici.

Il territorio italiano per esempio, è pieno di varietà, di scorci e di paesaggi bellissimi, dove le imperfezioni e la perfezione si uniscono come unica realtà di grande bellezza.

Nel nostro paese ci sono valli impervie che sono destinate alla coltivazione della vite dove da veri supereroi dei lavoratori, un poco Spider-Man un poco Hulk, trasformano le forze naturali.

Si chiama appunto agricoltura eroica, perché è costituita da un insieme di tecniche “eroiche” per coltivare la vite. Eroiche perché appunto praticate in tali condizioni, parecchio difficoltose, oppure su terreni difficili, per altitudine, morfologia o clima, allo stesso tempo sono però virtuose, di alto pregio e dai risultati eccezionali sul piano della qualità. I vini che appunto nascono da queste coltivazioni sono solitamente eccellenti, sono frutti di cura particolare e di attenzione in ogni dettaglio riservata dai coltivatori.

I vigneti chiamati eroici sono quelli coltivati dai vignaioli più appassionati che hanno saputo strappare alle rocce, al mare o alla montagna degli appezzamenti di terra di dimensioni contenute.

Fin dall’antichità l’uomo ha tentato di coltivare sia in zone paludose, togliendo terra al mare, sia nelle zone montane, spaccando i sassi creando piccoli fazzoletti di terra, con dei terrazzamenti e dei gradoni che possono salire fino a dove l’uomo riesce a convivere con pendenze che giungono al 30% e con altitudini anche elevate.

Abbiamo quindi terrazzamenti con ripide colline, pareti a picco sopra al mare, valli. La nascita di un terrazzamento non è una cosa semplice, costruzione e manutenzione sono ottenute con tecniche molto antiche, che vengono tramandate tra le generazioni.

Il ruolo che possiamo attribuire come il più importante per l’agricoltura chiamata eroica è l’aspetto culturale: continuità nella trasmissione di tutte le tradizioni e mantenimento del territorio in zone impervie.

Questo tipo di agricoltura ha implicazioni importanti su economia, ambiente, cultura e società di molte zone d’Italia e del mondo, è necessario compiere ogni passo per conservarla, valorizzarla e tutelarla.

Proprio per questo tipo di tutela esiste il Cervim, Centro di ricerche, studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione della viticoltura montana.

Istituito con legge autonoma dalla Val d’Aosta nel 1987.

Esso prevede che i suoi associati possiedano almeno una delle seguenti caratteristiche:

  • Orografia che impedisce la meccanizzazione
  • Vigneti di ridotte dimensioni;
  • Vigneti non sempre contigui;
  • Vigneti spesso con presenza di terrazzamenti.

Altre caratteristiche:

  • Le aziende di questo tipo presentano superfici ridotte con imprenditorialità che non sia a titolo principale e presentano tipi diversi di uve, con produzioni di vino fuori dai modelli più convenzionali, cosiddetti prodotti di nicchia.
  • Le condizioni del clima non sono ottimali, come nel caso del fabbisogno idrico.
  • I vigneti sono necessariamente in contesti paesaggistici e anche turistici ad alta rilevanza.

Per esempio la coltivazione della vita nelle piccole isole le fa rientrare in questa tipologia di viticoltura, basti pensare alle difficoltà come la salinità e all’impossibilità di meccanizzazione della coltivazione.

Sant’Agostino, la “città del tartufo” in provincia di Ferrara, celebra il suo prodotto di punta

Cala il sipario sul mese di agosto ed “entra in scena il trionfo dei nostri sapori”: è con questo motto che, dal 1 al 12 settembre, Sant’Agostino chiama a raccolta tutti gli amanti del tartufo nella suggestiva cornice del bosco della Panfilia. Il paese in provincia di Ferrara, d’altronde, fa parte dal

2009 dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo: un legame antico e profondo che affonda le sue radici nell’origine alluvionale dei terreni e nella presenza di essenze arboree adatte alla sua crescita; e così la Sagra dedicata al pregiato tubero, giunta alla 37esima edizione, farà rivivere come per magia il vincolo inscindibile tra la comunità locale, l’area naturale che la circonda e l'esperienza nella preparazione di ricette che esaltano un prodotto dal profumo e dal sapore inconfondibili, fra i più amati a ogni latitudine.

Tutti gli aromi del bosco della Panfilia saranno racchiusi nei piatti preparati con amore dalle massaie locali: fantasia di antipasti al tartufo e sformato di zucca o di spinaci al tartufo per iniziare, tortellini, tagliolini, crespelle e lasagne al tartufo come primi piatti, tagliata, cotoletta, faraona e uova col tartufo come secondi. Nel grande “Ristorante Tenda” con posti a sedere al coperto, aperto tutte le sere dalle 19.30 e la domenica anche a mezzogiorno, non mancheranno le portate più classiche della tradizione locale come i tagliolini al ragù, i tortellini in brodo, la faraona al cartoccio e la torta di tagliatelle.

Al centro di tutto, comunque, resteranno i pregiati tartufi raccolti nella zona di Sant’Agostino, primo paese della provincia di Ferrara a far parte dell’Associazione Nazionale Citta del Tartufo. Saranno protagonisti anche di divertenti iniziative come gli incontri con gli chef, in programma il lunedì, il martedì e il mercoledì; lo chef Alessio Malaguti della “Trattoria La Rosa 1908”, accompagnato dagli allievi dell’Istituto Alberghiero “Orio Vergani” di Ferrara, farà assaggiare a tutti la sua prelibata creazione, i passatelli al tartufo, e non mancheranno momenti dedicati alla creazione di nuove ricette con accostamenti particolari come quelli tra pesce e tartufo – realizzato dallo chef Davide Carli del Ristorante “Le Piramidi” – e le nuove ricette preparate dalle “rizdore” tra cui spiccano le rosette Nerina al tartufo e la famosa fagiolada; e chi vorrà trasformarsi in “cercatore di tartufi” per un giorno potrà visitare il Bosco della Panfilia, dove i prelibati tartufi crescono sotto pioppi, salici, querce, noccioli e betulle:

un vero e proprio paradiso naturalistico a pochi passi dal fiume Reno che si potrà scoprire anche sabato 3 settembre alle 17 con la 9° edizione della Camminata del Bosco Panfilia. Per i camperisti sarà infine disponibile un parcheggio in Viale Europa, nell’area della scuola media di Sant’Agostino.

 

 

Info:

Data – 1/12 settembre

Località: Sant’Agostino (Ferrara)

info@fuoriporta.org

3408505381

www.fuoriporta.org